Lascia 2 e prendi 3

Lucrezia Antonini
Lucrezia Antonini

Sembrerebbe il tradizionale slogan di qualche supermercato ma, dopo la partita di domenica sera della nostra Prima Divisione, possiamo dire che coach Simone Cavazzini l'ha fatto proprio suo.

Esordio casalingo per le nostre VDM Elettromeccanica contro le esperte e quotate rivali del San Rocco Novara. Partita come sempre sentita da entrambe le tifoserie che riempiono gli spalti della palestra Bollini.  

Dirige con serenità l'incontro il signor Giorgio Gualtieri Drosi nonostante qualche intemperanza di una parte del pubblico ospite.

Pronti via e le ragazze del San Rocco si trovano sotto per 11-1 completamente annichilite ed incapaci di reagire alla furia agonistica del capitano biancorosso Martina Marangon che firma due attacchi e nove battute vincenti. Il set è ormai compromesso ma non ci impedisce di apprezzare il gioco smistato da Arianna Meda e di scoprire il talento del nuovo arrivo Lucrezia Antonini onnipresente sia in prima che in seconda linea. Finale di set 25-18.

Secondo set e San Rocco concretizza la ripresa psicologica cominciata alla fine del primo. Il nostro capitano cala un poco e la squadra non trova la giusta concentrazione e cattiveria per contrastare con efficacia il gioco sornione delle esperte avversarie; i lampi delle ospiti Letizia Gullì in banda e Giulia Scopelliti centrale fanno piovere punti che portano a chiudere il set a loro favore per 22-25.

Terzo set. Nasce l'alchimia: coach Cavazzini capisce che le ragazze dopo lo splendido set iniziale, pur non giocando male nel secondo, risentono di qualche problema di carattere e prende una decisione che lascia stupiti pubblico e avversarie. Rivoluziona il sestetto di partenza escludendo le protagoniste fino a quel momento e schiera una formazione inedita, forse consapevole che avrebbe avuto poche speranze di aggiudicarsi il terzo set contro un San Rocco galvanizzato ma investendo sul recupero psicologico della sua squadra per i set successivi. Partenza annichilente che ci vede sotto per 8 a zero. Ci si mette anche l'altro centrale del San Rocco Sara Dell'Orco a metter giù la palla. Le nostre giocano con ordine ma si vede che mancano le finalizzazioni. Finale terzo set 14-25 e 2 a 1 per San Rocco.

Quarto set e torna il sestetto base dopo il training autogeno. La squadra sembra entrare in campo come nel primo set e si vede. I tamburi di guerra della nostra tifoseria esaltano le atlete che si prendono a pallate e se le danno di santa ragione, non viene risparmiata nessuna. Nella battaglia non si tira mai indietro il nostro libero Simona Cardano che con sicurezza ed autorità tranquillizza le compagne permettendo al capitano Martina Marangon, Lucrezia Antonini, Adelaide Mossina, Gaia Scopelliti (la sorella del centrale del San Rocco) e Petra Tomasoni di fare la loro parte senza affanno con la regia di Arianna Meda. Alla fine scoppia anche la panchina con Flavio Freguglia ottimo secondo ed il team manager Airoldi, 25-19 per noi in un set che a mio avviso sanciva anche la partita nonostante ci fossero da giocare ancora almeno 15 punti.

Il tie break comincia ed il copione sembra quello di un rassegnato Ettore che va ad affrontare Achille sotto le mura di Troia. Le ferite del quarto set sono più letali del previsto e finisce 15 a 10.

Brave tutte le ragazze scese in campo ma questa settimana l'MVP del match è Lucrezia Antonini.

Impeccabile la lucidità de nostro coach, forse un altro allenatore si sarebbe ostinato cercando di continuare a lottare con le stesse protagoniste nel terzo set, l'Alchimista (d'ora in poi Cavazzini) ha visto oltre ed il risultato gli ha dato ragione: lascia 2 set alle avversarie ma si prende i 3.

 

Elettromeccanica VDM Scurato - San Rocco Novara 3 -2 (25-18, 22-25, 14-25, 25-19, 15-10)

 

Elettromeccanica VDM Scurato

Girotti C., Antonini L., Roggia C., Meda A., Mazzola D., Monte L.F., Marangon M. (K), Tomasoni P., Rivoltella A., Scopelliti G., Mossina A., liberi: Campra M., Cardano S.

Allenatore Simone Cavazzini, secondo allenatore Flavio Freguglia, dirigente Luca Airoldi.